Oltre alle preoccupazioni per la gravità della situazione sanitaria, i genitori devono far fronte alla routine quotidiana, che richiede loro di essere sempre più multitasking: lavorare, occuparsi della casa, seguire i figli nello svolgimento dei compiti e proporre loro attività interessanti per occupare il tempo.
Abbiamo quindi pensato di proporvi alcuni consigli:
Anche se è necessario rimanere informati, cerchiamo di ridurre al minimo il tempo davanti ai telegiornali o ai social media a cui i vostri figli sono esposti. Purtroppo in questo momento sui mezzi di comunicazione circolano molte informazioni allarmanti che generarono caos. E’ importante fare da “filtro”, in quanto i bambini e i ragazzi difficilmente possiedono la capacità di verificare la fonte dalla quale provengono le notizie e questo potrebbe incentivare paure infondate. Verificate quindi regolarmente con i vostri figli ciò che hanno visto o sentito su Internet e chiarite eventuali informazioni errate.
Ritagliatevi del tempo per parlare con loro delle paure e delle preoccupazioni, aiutateli ad esprimere le proprie emozioni anche attraverso il disegno e il gioco; spesso i bambini non riescono a verbalizzare quello che provano. Ricordandovi di convalidare ogni loro emozione...non ne esistono di sbagliate!
Rassicurate i vostri figli che, se necessario, riceveranno le giuste cure. Ogni giorno medici, infermieri e ricercatori lavorano per la nostra salute. Spiegate anche che non sempre la tosse o uno starnuto sono sintomi di Coronavirus.
Trovate il modo di incoraggiare buone abitudini di igiene, nel rispetto della propria e dell’altrui salute. Cercate di responsabilizzarli rispetto ad alcune mansioni, iniziando magari dalla pulizia e dall’ordine della loro cameretta. Alla fine però ricordatevi sempre di elogiarli e incoraggiarli per l’impegno profuso.
Cercate di mantenere una routine quotidiana in famiglia, scandendo i tempi, come ad esempio quando si tratta di andare a letto, di mangiare e di fare i compiti. La routine è prevedibile e rassicurante, per questo piace molto ai bambini, permette di calarsi in un ambiente che fornisce certezze e costanti. Questo permette di diminuire l’ansia del non sapere cosa accadrà.
Rispolverate vecchi giochi da tavolo, le carte, i puzzle, le costruzioni, insomma fate tutto quello che vi fa star bene e divertire insieme. Sia i bambini che gli adolescenti si sentono più felici e migliorano il rapporto con i genitori se partecipano abitualmente a giochi in famiglia.
Utilizzate in modo positivo smartphone e tablet chiamando i nonni e gli amici più stretti. Non dimenticate di far partecipare i bambini alle opportunità di apprendimento offerte dalle loro scuole o da altre istituzioni ( lezioni virtuali, videochiamate, collegamenti via Skype. Ricordate che il nostro cervello cresce e si struttura all’interno delle relazioni. La deprivazione relazionale può portare presto a problemi su diversi fronti.
Importante: ricordate che siete un modello per i vostri figli.
come voi affrontate questa situazione di stress può influenzare il modo in cui loro gestiscono e gestiranno in futuro le loro preoccupazioni.
Anche i bambini più piccoli percepiscono le nostre preoccupazioni, inutile nasconderle! Cercate anzi di condividere con loro strategie per far fronte alla paura e rassicurateli sul fatto che l’unione fa la forza e che gli specialisti lavorano duramente per proteggere la nostra salute e garantire le cure adeguate.
Informazioni giuste in base all’età
I bambini hanno bisogno di reali informazioni sui fatti, sulla potenziale gravità del rischio di malattia e di istruzioni concrete su come evitare le infezioni e la sua diffusione, ma ricordatevi anche che queste devono essere adeguate all'età, non tutti hanno bisogno della lezione di virologia.
Ad esempio per i bambini più piccoli (fino ai 6 anni) si potranno fornire informazioni brevi e semplici che dovrebbero spiegare i fatti: date adeguate rassicurazioni sul fatto che le loro case sono sicure e che gli adulti sono lì per aiutarli a mantenersi in salute e a prendersi cura di loro. Fate semplici esempi e mostrate loro come si fa. Vi segnaliamo che ci sono già numerosi video su youtube che spiegano con brevi cartoni animati i comportamenti igienici da assumere.
Per i bambini più grandi ( dai 7 ai 12 anni), che saranno più chiari nel porsi domande sulla loro sicurezza e su cosa accadrà, potrebbe essere necessario aiutarli a separare la realtà dalla fantasia.
I ragazzi più grandi ( dai 13 in poi) invece possono affrontare la questione in modo più approfondito ed essere indirizzati direttamente alle fonti scientifiche. Avere conoscenze accurate in merito può aiutarli a provare un senso di controllo.
I giusti ingredienti: pazienza, tolleranza e rassicurazioni
Infine è importante, per tutti i genitori, armarsi di pazienza e tolleranza, come sostiene anche l’Associazione National Child Traumatic Stress Network, perchè lo stress emotivo a cui sono sottoposti i bambini in questi giorni non è indifferente. Questa è una situazione eccezionale e ognuno reagirà a suo modo; certo è che assisteremo inevitabilmente ad alti e bassi dell’umore e del comportamento. I bambini più piccoli sembreranno a volte regredire rispetto ad alcune tappe raggiunte ( es. linguaggio, autonomie di base) e i più grandi avranno oscillazioni dell’umore, è il loro modo per adattarsi ed affrontare queste pressioni.
dott.ssa Y.Canavesio e dott.ssa M.Mauro
Articolo tratto da: Parent/Caregiver Guide to Helping Families Cope With The Coronavirus Disease 2019 ( COVID-19), NCTSN The National Child Traumatic Stress Network
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