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Quando si manifestano i primi segnali della dislessia?

Aggiornamento: 6 feb 2019



Il momento in cui si manifestano le prime difficoltà legate alla dislessia di solito coincide con l’ingresso a scuola. Tuttavia, esse possono emergere, in modo più evidente, anche successivamente, quando, con l’avanzare della scolarizzazione, aumentano le richieste prestazionali sul piano della letto-scrittura e del calcolo.

L’evoluzione nel tempo della dislessia non è facilmente prevedibile. Ogni individuo segue un suo percorso di sviluppo che è influenzato da molteplici fattori che possono migliorare o peggiorare l’espressività. Tra questi vi sono il profilo cognitivo, la gravità del disturbo, l’adeguatezza degli ambienti (scuola e famiglia), la capacità di resilienza che può favorire lo sviluppo di vie di compensazione sia dal punto di vista psicologico sia funzionale.

A tale proposito, molti studi dimostrano come il cervello abbia un potenziale di compensazione grandissimo. Ciò che non può fare un neurone o una certa area cerebrale, può imparare a farlo un’altra aerea. Nei bambini questa capacità è straordinaria.

Un’attenta valutazione e un intervento precoce possono inoltre non solo ridurre l’espressività delle difficoltà scolastiche ma anche le implicazioni psicologiche. Tutti gli alunni con DSA vivono un’esperienza di inadeguatezza rispetto alle aspettative altrui, in quanto sono sottoposti spesso a un maggior carico di lavoro e quindi a frustrazioni e insuccessi. Nel concreto, questo si traduce in scarsa autostima, svogliatezza, manifestazioni psicosomatiche, disturbo d’ansia, disinvestimento nei confronti della scuola, abbandono scolastico.

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